Il prossimo 13 giugno in seguito ad una direttiva europea, entrata in vigore a marzo, cambieranno alcune regole per il commercio elettronico. L’obiettivo è quello di dare maggior sicurezza. I cambiamenti apportati, che prevedono l’introduzione di norme universali ed omogenee per tutti i Paesi, rendono l’e-commerce più trasparente e sicuro. Queste sono le basi per lo sviluppo del commercio elettronico transfrontaliero (non solo dei Paesi Ue). Concretamente il consumatore d’ora in poi avrà più tempo per restituire la merce: 14 giorni dalla ricezione del prodotto, contro i precedenti 10. Dopo aver comunicato di voler effettuare il reso, l’utente ha a disposizione altre due settimane per spedire gli acquisti al negoziante. Il negoziante, una volta venuto a conoscenza della volontà dell’utente di rendere i prodotti, è obbligato a restituire la somma entro due settimane. Ci sono diverse novità anche per i contratti formulati a distanza: prima di spedire un prodotto o abilitare un servizio, il venditore deve mandare un contratto cartaceo al potenziale cliente. Una volta firmato la vendita è da considerarsi effettivamente valida. Per garantire il processo di vendita, pur tutelando lo stesso consumatore, è necessario però introdurre meccanismi di registrazione digitale. Le sanzioni, per tutti coloro che non rispetteranno le nuove norme, possono oscillare da un minimo di 5 mila euro ad un massimo di 5 milioni.
