Molte aziende non vedo l’ora che ci siano bandi che finanziano le attività pubblicitarie, quest’anno sono effettivamente di meno rispetto all’anno scorso. Da poco hanno pubblicato il credito d’imposta per investimenti pubblicitari incrementali che rappresenta un’importante agevolazione fiscale per chi vuole potenziare la propria visibilità. Come sempre nel nostro blog vediamo nel dettaglio come funziona questo incentivo, chi può beneficiarne e quali sono le modalità per presentare la domanda.Obiettivo del bandoL’obiettivo del credito d’imposta è quello di incentivare gli investimenti pubblicitari da parte di imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, premiando quindi coloro che incrementano la spesa pubblicitaria rispetto all’anno precedente. L’obiettivo del bando è quello di sostenere il settore dell’editoria e promuovere la comunicazione aziendale su canali qualificati.A chi si rivolgePossono beneficiare del credito d’imposta:Imprese di qualsiasi dimensioneLavoratori autonomiEnti non commerciali L’unico requisito è che tali soggetti abbiano sostenuto spese pubblicitarie su stampa quotidiana e periodica, anche online, con un incremento minimo dell’1% rispetto all’anno precedente.Non ci sono vincoli territoriali, di fatturato o di anzianità.Le spese ammissibiliLe spese che possono rientrare nel credito d’imposta 2025 includono:Investimenti pubblicitari effettuati su giornali quotidiani e periodici, sia cartacei che digitaliAcquisto di spazi pubblicitari su testate registrate presso il ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione)Campagne pubblicitarie mirate che rispettano le condizioni del bandoSono invece escluse le pubblicità effettuate su radio e TV nazionali o locali.Spese NON ammissibiliNon tutte le spese pubblicitarie possono beneficiare del credito d’imposta. Le seguenti tipologie di investimento sono escluse dal beneficio fiscale:Pubblicità su social media e piattaforme digitali, come Facebook Ads, Instagram Ads, LinkedIn Ads, TikTok Ads e Google Ads;Pubblicità su motori di ricerca e reti display, comprese campagne PPC su Google o Bing;SEO e attività di ottimizzazione per i motori di ricerca;Realizzazione di siti web, e-commerce o landing page;Spese per sponsorizzazioni di eventi, influencer marketing e affiliazioni;Pubblicità su radio e TV nazionali o locali;Marketing diretto, come email marketing e SMS marketing;Spese per materiali promozionali come gadget, volantini o brochure;Costi di produzione video o grafica pubblicitaria non legati a testate giornalistiche registrateLa documentazione richiestaPer accedere al credito d’imposta, le aziende e i professionisti devono predisporre:Dichiarazione degli investimenti pubblicitari effettuati nell’anno precedenteFatture e documentazione fiscale attestante gli investimenti pubblicitari effettuatiAttestazione rilasciata da un revisore legale dei conti o da un commercialista che certifichi l’effettivo sostenimento delle spese ammissibiliTutti i dettagli del bando sono disponibili sul sito dell’agenzia delle entrateQuali sono le agevolazioniL’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 75% della spesa incrementale rispetto all’anno precedente.Tuttavia, l’importo effettivo può variare in base alla disponibilità delle risorse stanziate e alla suddivisione del fondo tra i richiedenti.Quali sono i requisitiPer poter beneficiare dell’agevolazione, l’azienda o il professionista deve:Aver effettuato investimenti pubblicitari su testate giornalistiche registrateAver sostenuto una spesa superiore di almeno l’1% rispetto all’anno precedenteEssere in regola con il pagamento di imposte e contributiNon essere soggetti a procedure concorsuali o di liquidazioneModalità e tempi di presentazione delle domandeLe domande per accedere al credito d’imposta devono essere presentate:Dal 1° al 31 marzo di ogni anno, attraverso il portale dell’Agenzia delle EntrateLa richiesta viene valutata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria, che entro il 30 aprile pubblica l’elenco provvisorio dei beneficiariUna volta approvata, l’azienda può utilizzare il credito d’imposta in compensazione tramite modello F24Noi non possiamo aiutarvi nella presentazione dei documenti del bando, per quello ci sono aziende dedicate che lo fanno. Noi però possiamo aiutarvi a rendicontare le spese sostenute oppure a pianificare quelle di quest’anno.