Linkedin, la piattaforma dedicata ai professionisti, nata come network tra persone con skill simili, è diventata nel tempo punto di partenza per molte relazioni professionali oltre che essere luogo in cui i recruiter cercano e trovano talenti. E’ una delle piattaforme più utilizzate da qualsiasi tipo di professionista e per differenti motivi: sia per trovare la propria dimensione sia per cercare gli spunti necessari per dare una svolta alla propria carriera. A tal proposito una delle ultime novità su questo fronte riguarda proprio la realizzazione di storie simili a quelle che tutti noi utilizziamo su Snapchat o Instagram. L’obiettivo è quello di stimolare un maggiore coinvolgimento degli utenti e soprattutto della popolazione più giovane. Si perchè come ben sappiamo l’utente medio, attivo su Linkedin, fa parte della generazione Z e della generazione X. Si tratta di una funzione storie in Instagram ma con una chiave di lettura, utile ad evolvere il concept soprattutto nelle forme espressive veicolate. Il potere delle storie è particolarmente elevato e questo lo sa bene anche Microsoft, che ha acquisito LinkedIn nel 2016 per 26,2 miliardi di dollari. Il colosso mondiale ritiene che le Storie possano facilitare la vita lavorativa dei dipendenti, come? Attraverso: la condivisione di momenti chiave di eventi di lavoro, la pubblicazione di suggerimenti e trucchi per lavorare proporsi meglio nel mondo del lavoro la diffusione di annunci delle società. Il punto di vista di Pete Davies, responsabile dei prodotti di consumo di LinkedIn In una recente post Pete Davies dichiara: “L’anno scorso, abbiamo iniziato a chiederci come potrebbero apparire le storie in un contesto professionale“… “Le storie sono apparse per la prima volta su Snapchat, con altre piattaforme come Instagram e Facebook che le hanno adottate poco dopo. Si diffondono per una buona ragione: offrono un modo leggero e divertente per condividere un aggiornamento senza che debba essere perfetto o collegato al tuo profilo per sempre.” Di fatto lo scopo a cui ambisce la società è quello di ottenere, tramite le Storie, conversazioni fra professionisti molto più veloci rispetto a quelle cui sono abituati oggi. La domanda che tutti si pongono è: riusciranno le Storie su LinkedIn a scaturire interesse da parte degli utenti oppure saranno destinate ad essere solo una sperimentazione senza seguito e senza successo? Molto probabilmente le risposte a queste domande arriveranno tra qualche mese, nel frattempo vediamo esattamente come funzioneranno le Stories su Linkedin e a che cosa servono. Come funzioneranno le Stories su LinkedIn Ad oggi questa funzione è ancora in fase di sviluppo e test. Il primo format pensato da LinkedIn è sottoforma di piattaforma creata per gli studenti universitari americani dal nome “Student Voices”. Ricalca un po’ le impronte della nascita di Facebook ma da una differente prospettiva. La differenza sostanziale rispetto alle Stories degli altri social network come Instagram e Snapchat riguarda foto e video. In pratica ogni utente potrà caricare solo video e non foto all’interno di un contenitore chiamato Campus Playlist, su cui rimarranno per il tempo di una settimana e non di 24 ore. Inoltre, a proposito dei video, questi potranno essere conservati sul profilo dell’utente in modo permanente, all’interno della sezione Recent Activity. A cosa servono le Storie su LinkedIn? Bene, ora che abbiamo collocato le Stories su Linkedin nel contesto generale di riferimento vediamo esattamente qual’è la loro funzione. L’obiettivo delle Student Voices, a differenza delle Storie di Snapchat, Instagram e Facebook, è quello di arricchire il profilo social degli utenti in merito alle esperienze accademiche. Si tratta soprattutto di: progetti seguiti, stage a cui si è partecipato, lavori di gruppo Vista la tipologia di contenuti anche per questo motivo le Student Voices rimarranno visibili per una settimana. A partire da Facebook il nostro modo di vivere e condividere la nostra quotidianità è notevolmente cambiato, tanto che anche l’ambito professionale sta iniziando ad adeguarsi a questa rivoluzione.